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“PLATERO Y YO” di Mario Castelnuovo-Tedesco
Lo spettacolo ripropone in versione integrale il capolavoro del compositore italiano di origine ebraica Mario Castelnuovo-Tedesco, che nel 1939 è dovuto fuggire dall’Italia, dopo la promulgazione delle leggi razziali, e vivere negli Stati Uniti, lavorando come compositore per MGM e come didatta dei più importanti compositori da film viventi (Mancini, Goldsmith, Williams).
Castelnuovo-Tedesco, grazie al sodalizio di una vita intera con Andrés Segovia, ha scritto pagine indimenticabili per chitarra. Tra queste, la raccolta “Platero y yo para narrador y guitarra op. 190” del 1960.
Il poeta andaluso Juan Ramon Jiménez (1881-1958) scrisse un delizioso libro di poesie liriche nel quale narra la storia della sua amicizia con l’asinello Platero, il loro vagare per i campi intorno a Moguer, il villaggio nel quale il poeta abita, le vicende della vita rurale alle quali i due amici assistono e partecipano con affetto e insieme con un sentimento di estraneità, fino alla morte e alla trasfigurazione di Platero, avvelenato da un’erba malefica, sepolto vicino al grande pino e poi evocato dal poeta nel cielo di Moguer.
Castelnuovo-Tedesco selezionò ventotto delle prose liriche di Jiménez e le ordinò in quattro itinerari narrativi paralleli, ciascuno formato da sette liriche. Scelse di farle narrare da una voce recitante e affidò alla chitarra un commento musicale che rappresenta le scene e partecipa drammaticamente agli eventi del racconto.E’ questo un tenero e commosso elogio dell’amicizia, e il compositore lo dedicò ad Aldo Bruzzichelli, l’amico fiorentino che aveva conosciuto nel 1935 e che lo accompagnò per tutta la vita, in particolare durante la critica e dolorosa esperienza dei primi anni di esilio.
Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI a Anversa, La Batie e il theatre amstramgram a Ginevra. Scrive per la musica e per la danza: dal 2004 al 2008 è consulente artistico del festival MilanOltre al Teatro dell’Elfo di Milano. Nel 2006 è stato direttore artistico di TTV a Bologna, nel 2005 ha coordinato le attivà della Capitale Mondiale del Libro a Torino presso lo spazio Atrium. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in solo e a fianco di musicisti, danzatori e attori, in teatri, musei e luoghi storici, lavorando tra l’altro con Martin Bauer, Monica Benvenuti, Sylvano Bussotti, Nora Chipaumire, Luisa Cortesi, Massimiliano Damerini, Francesca Della Monica, Francesco Dillon, Ane Lan, NicoNote, Pierluigi Piran, Elisabetta Pozzi, Francesca Tirale, Emanuele Torquati, Luca Veggetti, Ensemble Cremona Antiqua, Ensemble Vox Latina,comparendo in festival in Italia (compare da molti anni nel programma di Festivaletteratura, Mantova), Francesca Benetti, Riccardo Favero, Alessandro Commellato. Voce di Radio Tre, conduce il programma Museo Nazionale, ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda. Tra i suoi libri recenti sono da segnalare Lustrini per il regno dei cieli (Bollati Boringhieri), Sacre sfilate (Guanda), dedicato alla moda in Vaticano, Un paese in ginocchio (Guanda), La sindrome di Michael Jackson (Bompiani), Andy Warhol superstar (Johan and Levi), Siviero contro Hitler (Skira), Memorie di un’opera d’arte (Skira), Ziggy Stardust. La vera natura dei sogni (Add), Bianco tenebra. Serpotta di notte e di giorno (Sellerio), Teatri d’amore (Nottetempo), L’ultima regina di Firenze (Bompiani), Le vacanze dell’arte (Pacini). Ha curato mostre per il Museo Ferragamo a Firenze, con cui collabora, con il Museo MAN, per cui ha realizzato Il regno segreto, sulle relazioni Piemonte/Sardegna e prossimamente una mostra su Vittorio Accornero e Edina Altara. Da sempre si è occupato di tematiche connesse al desiderio, in tutte le sue declinazioni.
Vincitore del Gramophone Prize 2020 per Miglior Concept Album con Hugo Ticciati e O/Modernt e per tre volte della “Chitarra d’oro” al Convegno Internazionale di Alessandria.
Alberto Mesirca, chitarrista classico, si è diplomato al Biennio Esecutivo Specialistico presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto con 110, lode e menzione speciale d’onore, sotto la guida del M° Volpato. Ha compiuto il Konzert-Examen presso la Musikakademie di Kassel, con W. Lendle, con menzione d’onore. Masterclasses con M. Barrueco, A. Diaz, A. Pierri, J. Vieaux. E’ stato nominato “Young Artist of the Year” ai Festival di Aalborg, Danimarca. Ha pubblicato opere per Edizioni Curci, Chanterelle, Zimmermann, Rai Trade.
In collaborazione con Marc Ribot ha inciso l’integrale per chitarra sola del compositore haitiano Frantz Casséus.
Insegna presso il Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto.
Ad ottobre 2023 gli verrà consegnata la “Chitarra d’oro” al Convegno Internazionale di chitarra di Milano per l’incisione integrale delle opere di Mauro Giuliani per flauto e chitarra (assieme a Daniele Ruggieri – Brilliant Classics)
L’ingresso è libero per: soci sostenitori e i minori di 14 anni
Ingresso ai singoli concerti: Biglietto intero: 12,00 euro e
Acquista il tuo biglietto presso Libreria “La Bassanese” in Largo Corona d’Italia, 41
Tessera associativa annuale (validità dal 1/1 a 31/12):
Ordinaria: 40,00 euro / Socio sostenitore: 200,00 euro
Riduzioni
Le tariffe ridotte sono riservate: ai giovani da 14 a 25 anni e agli adulti sopra i 65
Le tessere possono essere acquistate presso Libreria “La Bassanese” in Largo Corona d’Italia, 41
È possibile associarsi direttamente la sera del concerto, richiedendolo alla biglietteria.
La tessera associativa si può richiedere anche tramite internet. La sera del primo concerto sarà possibile perfezionare l’iscrizione trovando la tessera già pronta.